Lampedusa, offre una serie di valloni tutti da scoprire mentre Linosa ha i coni vulcanici da potere scalare. Sono sempre di più le persone che vendendo sulle Pelagie per una vacanza, preferiscono passare intere giornate alla scoperta delle isole a piedi. A Lampedusa poi i percorsi sono tutti molto facilmente percorribili dal momento che l’isola è praticamente quasi tutta pianeggiante; non ci sono limitazioni di alcun tipo e sono sempre di più le persone che facendo trekking, scoprono angoli delle isole che altrimenti non potrebbero vedere mai. Ma fare trekking a Lampedusa ha un significato particolare per diverse ragioni; è possibile, infatti, per gli amanti della natura e degli animali, trovare elementi che è veramente difficile trovare altrove a cominciare dalle erbe selvatiche che ci sono su quasi tutto il territorio. La santoreggia che i lampedusani chiamano satareddri, è come dell’origano selvatico e l’odore che emana è molto forte; gli isolani lo usano ancora oggi sia per farne degli infusi che come potente cicatrizzante.
Molto belle e corografiche sono anche delle cipolle selvatiche che gli isolani chiamano cipuddazze che in diversi momenti dell’anno producono un fiore alto fino a più di un metro con all’apice una corolla di forma sferica piena di semi. A detta delle persone anziane dell’isola queste cipolle selvatiche sarebbero commestibili ma noi, non consigliamo la prova.
Altro elemento particolare che è possibile trovare sia a lampedusa che a Linosa facendo trekking è la qualità dell’aria che è eccellente. Le due isole sono troppo distanti dal resto della Sicilia e dal’Africa da potere essere disturbate dall’inquinamento atmosferico. Da una stazione dell’Enea che si trova a capo grecale e che analizza l’aria è stato possibile capire che l’aria di Lampedusa soprattuto nelle immediate vicinanze del mare (premesso che non ci sono zone dell’isola molto distanti dal mare) risulta essere molto salubre e priva di qualsiasi elemento nocivo oltre che piena di iodio, magnesio, potassio e molti altri sali minerali.
Respirarle l’aria delle Pelagie quindi è come fare un aerosol naturale, che purifica le vie respiratorie degli adulti e soprattutto dei bambini, agendo da metodo preventivo contro i tipici malanni invernali. Aria pura a parte e erbe aromatiche o medicamentose, passeggiare sulle Pelagie impone anche incontri con animali di specie protetta come ad esempio il falco pellegrino che staziona sull’isola per buona parte dell’anno e dove nidifica.
Molto bello è vedere i falchi fermi a mezz’aria quando riescono a individuare una preda. Ma poi, oltre ai falchi è possibile vedere altri volatili che utilizzano le isole Pelagie come luogo dove fermarsi durante le migrazioni per potere riposare e per bere.
Fare trekking sulle Pelagie quindi è un’esperienza sicuramente da fare sia che si sia abituati a camminare che no perché l’importante, non è percorrere tanti chilometri ma ne bastano anche pochissimi.
Fare trekking serve poi a diverse altre cose: migliora la circolazione, il respiro e il colesterolo; fa bruciare calorie; fa allontanare l’ansia, la depressione e allevia lo stress; tonifica i muscoli delle gambe. Fare trekking a Lampedusa e Linosa poi, è come fare un bagno di vitamina D dal momento che si è a contatto diretto con la luce solare, la vitamina D è utilissima per il benessere delle ossa e per il sistema immunitario.