Isola dei Conigli posizionata nella costa sud-ovest di Lampedusa e posta di fronte alla spiaggia dei Conigli.
La famosa spiaggia dei Conigli è punto di attrazione per i turisti da sempre, vuoi perché dimora di Domenico Modugno il quale possedeva una villetta ma anche perché negli ultimi anni è sempre stata eletta dagli utenti di Tripadvisor la spiaggia più bella d’Italia, d’Europa e del Mondo.
Posizione
Non lasciarti ingannare dal suo nome, anche se fosse carino, non ci sono coniglietti che saltellano intorno. Secondo alcuni l’origine del suo nome è legata al fatto che, molti anni addietro, una colonia di conigli raggiunse l’isolotto in occasione di una delle ricorrenti formazioni dell’istmo sabbioso, che collega appunto la spiaggia con l’isolotto, per poi estinguersi con la scomparsa del collegamento terrestre. Altri invece lo attribuiscono ad un errata traduzione. Un ammiraglio inglese la chiamò “Rabit Island” (con una B), che in arabo significa collegamento da qui l’aggiunta di un’altra “B” “Rabbit”.
L’acqua qui è spettacolare, dai colori che vanno dal trasparente al turchese, profonda e piena di vita marina, infatti, lo snorkeling è lo sport più popolare, per ammirare la bellezza dei fondali. Tartarughe, delfini e balene sono spesso avvistati.
È uno dei pochi siti italiani dove le tartarughe marine caretta caretta vengono a deporre le uova tra maggio e agosto, infatti dal 1955 è affidata alla gestione di Lega Ambiente, è possibile accedervi solo dalle 08:30 alle 19:30, proprio per salvaguardare la nidificazione delle tartarughe marine. È inoltre un’importante stazione di sosta di uccelli migratori e l’unica area (oltre le zone africane dalla quale proviene) in cui vive una particolare specie di lucertola.
La spiaggia è raggiungibile attraverso un percorso a piedi, che vi farà godere di una meravigliosa vista, e poco prima di arrivare, vi imbatterete in quella che fu la villa di Domenico Modugno.
Molte delle spiagge sono attrezzate con ristoranti e bar ed altre sono completamente selvagge. Alcuni dei migliori luoghi possono essere esplorati in barca o potrebbero richiedere un po ‘di trekking, ma ne vale veramente la pena!
Nacque sull’isola anche un cimitero. In quegli anni l’isola era coperta da una folta vegetazione e c’erano anche noltissimi alberi che arrivavano a coprire buona parte del territorio. Dalla Sicilia però, arrivavano continuamente richieste di carbone vegetale che si otteneva con gli alberi tagliati e bruciati; il carbone serviva alle industrie che erano in pieno sviluppo durante quel periodo storico. Così, grazie a delle concessioni che il re preferì concedere in cambio di lauti compensi e incurante del danno che avrebbe provocato all’isola, Lampedusa fu completamente disboscata lasciando così il territorio non più riparato dalle piogge e dal vento e completamente brullo. I contadini a quel punto risentirono del disboscamento non avendo più gli alberi che fino a quell momento avevano riparato naturalmente dal vento le colture. Quando l’isola rimase spoglia e depauperata da tutti gli alberi, il governatore Sanvisente in segno di protesta si dimise lasciando per sempre Lampedusa. A seguito delle discutibili per non dire scellerate scelte del re che di fatto spogliarono l’isola e non potendo più coltivare agevolmente quasi nulla i lampedusani furono costretti a reinventarsi e nacque così l’attività della pesca che ancora oggi è trainante dell’economia isolana.
La pesca oggi interagisce con quella l’attività che nel frattempo è divenuta primaria: il turismo a Lampedusa irruppe prepotentemente nei primi anni 70 quando l’isola venne scoperta da alcuni personaggi famosi del mondo dello spettacolo e della cultura che iniziano a frequentarla addirittura arrivando ad abitarci per buona parte dell’anno facendo così di fatto, conoscere a tutto il mondo Lampedusa.